MARCO LUPI
L'arte non riproduce ciò che è visibile,
ma rende visibile ciò che non sempre lo è.
Marco Lupi
“La mia è una pittura istintiva, emozionale, simbolica. Osservazione, sensibilità e memoria sono fondamentali. Il mio procedere è un continuo cercare nella mente, aiutato anche dall’inconscio, tra infanzia-ricordi-nostalgie-false banalità, intrecciando passato e presente … creando così un piacevole percorso che mi conduce a provare sensazioni ed emozioni che cerco di fermare sulla tela”
Hanno scritto e raccontato delle mie opere
Raffaella Agazzi, Dalmazio Ambrosioni, Marzio Arrigoni, Nicoletta Barazzoni, Denise Bertoni, Ilaria Bignasci, Ovidio Biffi, Paolo Blendinger, Archimede Bontempi, Stefania Briccola, Enrica Burgazzoli, Patrizia Cattaneo Moresi, Matteo Cappelletti, Rossana Cardani, Vittore Castiglioni, Luigi Cavadini, Eros Costantini, Giuseppe Curonici, Monique Durussel, Francoise Gehring, Enrico Giorgetti, Christiane Givord, Flaminio Gualdoni, Stefania Hubmann, Paolo Levi, Annamaria Lorefice, Paul Georg Meister, Simona Ostinelli, Barbara Paltenghi-Malacrida, Dafne Piras, Rebecca Rodin, Camilla Rigamonti, Ottorino Villatora, Elisa Volonterio, Francesca Rovati
LETTERATURA
Pubblicazioni
2024 Catalogo, Marco Lupi opere 2018-2024, testo introduttivo di Francesca Rovati
2014 XIII plaquette d’arte, “Incidenti”, pubblicato in 60 copie, ciascuna con un dipinto originale realizzato in china e un testo poetico di Massimo Daviddi, ed. Fuoridalcoro
2012 Catalogo d’arte Mondadori, Gli artisti italiani dal Primo Novecento ad oggi, n 48, pag.297
2012 Libro “L’eretico di Soana”, scritto da Gherhard Hauptmann (premio Nobel alla letteratura 1912), pubblicato in lingua italiana dall’edizione Ulivo di Balerna, contiene sei illustrazioni.
Galleria
“L’inizio del mio dipingere è puramente istintivo e innesca quel bisogno-piacere di creare, di “giocare” seriamente,
che mi permette di liberare emozioni e sensazioni che abitano dentro di me e che in un certo momento prendono forma e colore. Così nei miei dipinti mi riconosco appieno, perché in essi è racchiusa la mia anima.
La presentazione di essi al pubblico equivale ad una confessione che spero possa suscitare ulteriori emozioni. ”